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I benefici della Mindfulness: un approccio scientifico [esercizio 2]

Negli ultimi anni la pratica di Mindfulness per la sua semplicità e naturalezza e avendo adottato una cornice più occidentale e scientifica ha visto un grande aumento di praticanti e di applicazioni in vari ambiti dal benessere alla salute. Inoltre grazie a Jon Kabat Zinn e altri, che hanno dato alle pratiche di meditazione un assetto più strutturato queste ultime hanno potuto diventare oggetto di validazione empirica tanto che oggi su PubMed, il più vasto e potente motore di ricerca di articoli scientifici al mondo, il termine meditation è presente in più di 12.000 pubblicazioni scientifiche.

Il dato più importante che emerge dalla PNEI-psiconeuroendocrinoimmunologia- e dalle neuroscienze è che la “coscienza di sé” nasce dalla sinergia coerente tra le reti neuronali fisiche, emotive e cognitive, e quindi il Sé rappresenta l’elemento centrale che quando perde la sua funzione di goubernator(dal latino timoniere, colui che governa la nave)  genera malessere, mentre quando ritrova la sua funzione è il principale elemento di benessere ed evoluzione umana sia individuale che sociale.

La pratica di Mindfulness attraverso lo sviluppo della qualità di presenza/consapevolezza aiuta le persone a riconoscere i propri pensieri automatici ascoltando nel contempo le emozioni e le sensazioni fisiche associate e cambia il rapporto con questi schemi favorendo una maggiore capacità di scelta e di risposta nelle diverse esperienze.

La scienza conferma che praticare Mindfulness regolarmente porta diversi benefici al sistema mente-corpo, che a differenza di quanto siamo usi pensare non è diviso, ma è un tutt’uno che dialoga e coopera per il mantenimento del miglior equilibrio possibile in ogni momento.

Quali sono questi benefici?

Riduzione dello stress

E’ noto ormai a tutti che lo stress sia fonte di malessere e abbia effetti negativi sulla salute, sulla felicità e sul benessere psicofisico.

Diversi studi hanno evidenziato come la pratica di Mindfulness sia in grado di ridurre i livelli di stress nelle persone in salute ( A. Chiesa, A. Seretti, “Mindfulness-Based Stress Reduction for Stress Menagement in Healty People: A Review and Meta Analysis”).

Hoffman e collaboratori tirando le somme di ben 39 studi concludono che i protocolli basati sulle tecniche di Mindfulness riescono a modificare i processi cognitivi ed emotivi coinvolti in diversi disturbi clinici. Emerge chiaramente che la Mindfulness sia di grande supporto nella riduzione dell’ansia, della depressione e dello stress somatico (Stefan G. Hoffman, Alice T. Sawyer, Ashley A. Witt, Diana Oh, “L’effetto della terapia basata sulla consapevolezza sull’ansia e la depressione: una revisione meta-analitica”).

E ancora nei meditatori abituali si misura una diminuzione dei livelli di citochine e cortisolo nel sangue. Il cortisolo è uno dei principali ormoni coinvolti nell’attivazione dell’asse dello stress e basse citochine significa riduzione dell’infiammazione. Questi fattori portano a un rafforzamento del sistema immunitario.

Riduzione della ruminazione e miglioramento della concentrazione

La ruminazione è una forma di pensiero ciclico e compulsivo focalizzato su pensieri negativi, è un meccanismo mentale difficile da arrestare che invece di migliorare la situazione diventa fonte di stress e ansia. In uno studio del 2008 sono stati riportati gli effetti della Mindfulness su un gruppo di 20 meditatori durante un ritiro intensivo di 10 giorni: rispetto al gruppo di controllo di non-meditatori chi aveva partecipato al ritiro era più incline a emozioni positive, aveva più capacità di memorizzazione e maggior abilità di concentrazione durante l’esecuzione di vari compiti ed esercizi (Chamblers et Al – 2008 – the Impact of Intensive Mindfulness Training on Attentional Control, Cognitive Style, and Effect).

Inoltre da uno studio di Moore e Malinoski si evince che la consapevolezza è intimamente legata ai miglioramenti delle funzioni dell’attenzione e alla flessibilità cognitiva. Si ipotizza inoltre la rilevanza di questi risultati per il benessere e l’equilibrio mentale (Moore A., Malinowski P., Meditazione, Consapevolezza e Flessibilità Cognitiva).

La teoria della discrepanza del Sé

Trovo davvero interessante questa teoria di Higgins del 1987: secondo questa teoria siamo tutti impegnati a confrontare il nostro modello del Sé reale (la visione del Sé attuale) con il modello del Sé ideale (la persona che vorremmo essere). La discrepanza tra questi due modelli provocherebbe insoddisfazione e infelicità.

I dati della ricerca scientifica hanno validato l’idea proposta da alcuni autori che la Mindfulness favorisca la diminuzione di tale discrepanza, aumentando la sensazione di felicità personale.

Questo si spiegherebbe col fatto che dirigere l’attenzione al momento presente ridurrebbe la concentrazione su questo possibile divario, diminuendo la quantità di tempo che occupiamo nel paragone tra Sé reale e Sé ideale (Crane e colleghi 2008; Itzvan e colleghi 2011).

Reattività Emozionale

Essere reattivi emozionalmente significa per esempio quando veniamo provocati da qualcuno o da qualcosa quanto ci arrabbiamo o cadiamo nella tristezza o autocommiserazione? Quanto è intenso questo stato? Quanto l’accaduto perdura nella nostra mente come pensiero ruminativo? 

Il punto non è tanto entrare o meno in certi stati emotivi, a volte è assolutamente inevitabile, ma è significativo quanto rimaniamo presenti a noi stessi e in quanto tempo siamo in grado di uscirne.

In uno studio si nota che i meditatori dopo essere stati provocati ad emozioni negative riuscivano a tornare in uno stato di quiete più rapidamente. Inoltre in questo stesso studio alcune zone del cervello deputate alla riduzione dello stress venivano attivate in modo più veloce e intenso (Willoughby B. Britton, Ben Shahar, Ohad Szepsenwol, W. Jake Jacobs, Mindfulness-Based Cognitive Therapy Improves Emotional Reactivity to Social Stress: Results from a Randomized Controlled Trial).

Intelligenza Emotiva

L’intelligenza emotiva riguarda la capacità di riconoscere, valutare e gestire in modo appropriato le proprie e altrui emozioni, questa capacità migliora sensibilmente la qualità della vita dell’individuo.

Alcuni studi dimostrano che praticare Mindfulness porta a un miglioramento per quanto riguarda la capacità di comunicare al proprio partner le proprie emozioni in modo efficace e incrementa la capacità di esprimere se stessi in situazioni sociali (Dekeyser e collaboratori).

Questi sono in verità solo alcuni dei benefici che la Mindfulness può portare nel quotidiano di ciascuno di noi!

Gli effetti inoltre si intensificano con una pratica costante, per cui ora mettiti comoda/o e goditi questa nuova meditazione guidata.
Enjoy!

ESERCIZIO DI MINDFULNESS N.2

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