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Cambiamento [esercizio 4]

Una delle poche cose certe della vita è IL CAMBIAMENTO: la vita in ogni sua forma ed espressione costantemente muta e si trasforma.

Prova a fermarti un momento a riflettere sul fatto che sei nato/a dall’incontro di un ovulo e uno spermatozoo, due cellule che si sono unite dando vita a te un essere unico e irripetibile!
Da quel primo momento quanti cambiamenti fisici, e non solo, sono accaduti? Innumerevoli!
Sei cresciuta/o, hai imparato a camminare e poi a parlare e poi hai studiato e il tuo corpo man mano impercettibilmente ma costantemente ha continuato a cambiare, a mutare, e non so se ne sei consapevole, ma lo sta facendo anche adesso: tutte le cellule di un organismo, escluse quelle del sistema nervoso, si rinnovano completamente ogni 7 anni.
Ogni 7 anni sei nuova/o di zecca!

Questa necessità che ho sentito di riflettere sul cambiamento è portata dal fatto che tra poco inizierà la cosiddetta “fase 2”: il coronavirus ci ha costretti nostro malgrado a cambiare completamente il nostro stile di vita, probabilmente ha messo in discussione molti aspetti del quotidiano, e ora che, senza accorgercene, ci stavamo abituando cambierà di nuovo la situazione e poi ancora e ancora perché come saprai si andrà per gradi tornando in un mondo che non sarà più quello di prima.

Mentre tutto questo stava accadendo all’esterno dentro ho sentito resistenza all’ulteriore cambiamento, che nel corpo si traduceva in una tensione sorda e costante nella zona dello stomaco e delle spalle.
Sono quindi rimasta in ascolto dell’esperienza, di cosa mi stava capitando senza giudizio e idee preconcette, lasciando andare l’illusione di “sapere già tutto”.

Quello che ho trovato è stata la consapevolezza che NON è la situazione a portare sofferenza, che si tratti di quarantena, o di qualsiasi cambiamento, ma la difficoltà sta proprio nel rimanere nel costante flusso della vita, la difficoltà è portata dalla resistenza al cambiamento.
Questo è comprensibile, la mente si trova bene nel conosciuto dove può controllare e catalogare, ma sebbene questa funzione sia rassicurante non è utile se vuoi rimanere a contatto con la Vita vera!

Inoltre ci ostiniamo a non vedere di cosa siamo capaci: se lasciamo andare la resistenza ed entriamo nella Vita anche durante la pandemia tutti hanno trovato risorse che non pensavano di possedere: la creatività è esplosa e anche la solidarietà!
Certo non è stato e non sarà facile, non sto affermando che si tratta di un processo indolore, ma se siamo disposti ad ascoltare la difficoltà e allo stesso tempo a rimanere in contatto con tutti noi stessi le stesse difficoltà sono trampolini per il cambiamento e l’evoluzione.
Questo ce lo insegna anche l’antropogenesi: l’uomo si è evoluto per sopravvivere e far fronte alle difficoltà, così che nel tempo siamo passati dal camminare a quattro zampe a creare qualcosa come l’arte, la musica, la filosofia, la tecnologia e molto altro ancora.

D’altronde Eraclito, filosofo greco vissuto tra il VI e V secolo a.C., sosteneva che tutto muta continuamente:

“Non si può discendere due volte nel
Medesimo fiume e non si può toccare due
Volte una sostanza mortale nel medesimo
Stato, ma a causa dell’impetuosità e della
Velocità del mutamento essa si disperde e si
Raccoglie, viene e va.”

Ora ti invito a chiudere gli occhi e ad ascoltare tutto quello che si muove dentro, se ci sono resistenze, tensioni fisiche e prova a lasciare andare con un bel respiro.

Trova un posto dove non sarai disturbata/o e in cui ti puoi muovere liberamente.
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